Valentino: giovane PiantaGrani del “ben fatto”

Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un’idea.
Ippolito Nievo

La citazione di Nievo sintetizza bene la filosofia di Valentino, della sua pizzeria artigianale, del suo Diario di un pizzaiolo, dei  suoi 3voglie lab, di tutti i suoi lungimiranti progetti.

Valentino ha costruito la sua storia con i fatti, con la semplicità, con la tenacia e la curiosità.

Valentino ha scritto da solo la sua storia e anche bene,  ma ne ha chiesto lo stesso, con il suo sorriso, la “correzione”.  Questa scelta rispecchia bene la sua personalità: misurarsi, accettare le sfide, sperimentare il suo talento anche in cose fuori dalla sua area di conoscenza consolidata, e allo stesso tempo confrontarsi con gli altri con spontaneità.

E’ il ragazzo del “ben fatto che è meglio del ben detto”, parole dedicategli  da un suo amico il giorno del suo compleanno, e di certo condivisibili.

Valentino ha 28 anni, Valentino è il PiantaGrani gentile che cresce in corsa, mantenendo solidità e coerenza.

di Loredana Parisi

Il seme, l’origine della storia

Da piccolo ero sempre molto attratto da quei signori con più o meno pancia, spesso accaldati, e che dietro ai banconi si muovevano come se dessero schiaffi ai ripiani,  come se avessero ricevuto uno di quei torti da non poter perdonare.

Adoravo in particolare un pizzaiolo amico di famiglia, il quale, a volte, vedendomi  attratto, mi faceva giocare con un panetto della pizza, per me quasi simile alla plastilina. Ero super affascinato da questo miscuglio elastico, ma l’amore vero per la pizza nasce all’arrivo, sempre tramite l’amico di famiglia, della pizza piccola con tanto di orecchie, olive a mò occhi, nasino e bocca.

“BOOM”, ecco scoppiato  l’amore a prima vista, ogni fine settimana grazie alle pizza con le orecchie era festa,  sognavo di fare da grande una pizza così.

Poi per gioco, al compimento dei miei tredici anni volli provare ad andare in una pizzeria nei periodi estivi per capire di più di questo fantastico mondo, ma per la mia giovane età si sarebbe sfiorato quello che per la legge si chiama “sfruttamento minorile”: dovetti attendere l’anno successivo.

Tutto iniziò a Battipaglia, dalla Pizzeria Carmine, con una squadra fantastica: entrai in una famiglia più che nell’ambito di un’attività lavorativa. Il tutto prosegui per le varie estati fino all’alternanza scuola-lavoro, dopo l’iscrizione all’alberghiero di Gromola.

Avevo  17 anni quando mio Padre mi disse, testuale : “Ti ho preso in gestione la pizzeria stagionale sulla piscina del Lido Miramare di Battipaglia, ho parlato con Carmine ha detto che ce la puoi fare”. Ovviamente io non sapevo di potercela fare, ma con una carica e una attestazione di fiducia del genere, come non impegnarsi?

Forte di quell’esperienza, ho  continuato, durante i mesi estivi, quando non c’era scuola, a lavorare e a formarmi presso altri pizzaioli. La formazione più intensa l’ho ricevuta nel Cilento:  da Gennaro Esposito si faceva la pizza, si mangiava e si parlava sempre di pizza.

Da Gennaro ho imparato tanto sulle tecniche e i segreti del mestiere,  ma soprattutto ho imparato l’amore per la pizza.

 

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La pizza con le “orecchie”. Il sogno d’infanzia che Valentino offre oggi ai bambini nella sua pizzeria. Foto di Valentino Tafuri.

Le intemperie, le prove.

Finito il mio percorso scolastico, durante l’inverno mi dedicavo anche ad aiutare la famiglia, impegnata in altro settore,  ma i fine settimana e i mesi estivi erano sempre dedicati alla pizza. Arrivò finalmente la possibilità di aprire un’attività tutta nostra:  era il momento di decidere cosa fare da grande, e mi ci sono tuffato “a bomba”.

Nel 2014 aprimmo l’attività, con tanti sforzi e sacrifici: tutto era in salita. L’attività imprenditoriale non è cosa semplice: possiamo dire che nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo sulla nuova pizzeria, anche a causa dell’elevato numero di esercizi del genere nella zona.

Il primo anno fu molto faticoso e portò pochi frutti. Abbiamo resistito grazie  all’unione della mia famiglia con la famiglia di Giuseppe Stella, attuale Socio della pizzeria: lavorare in famiglia costa meno perché ci si adatta alle possibilità e ci si compatta verso momenti migliori. C’era nell’aria in verità molto sconforto e demoralizzazione.  Mio padre è stato l’unico a rimanere sempre tranquillo, sapeva già che era un periodo di transizione, o forse riponeva tanta fiducia in me. In ogni caso siamo andati avanti, capendo che ogni giorno era buono per imparare qualcosa di nuovo e migliorare.

Nel 2015 dopo un anno esatto, nacque il progetto “Con la Nostra Terra, per la Nostra Terra”, che aveva lo scopo di raccontare il territorio su ogni pizza:  avevo capito l’importanza di appartenere ad una terra come la nostra.

Ogni pizza iniziò ad essere pensata “con lo nostra terra dentro” favorendo l’economia locale e la valorizzazione delle eccellenze.

Il raccolto, i risultati

Nel 2016 abbiamo avuto la possibilità di cambiare locale e rinnovare tutto, iniziò così il Nuovo progetto di “Pizzeria Artigianale”.

La scelta di mettere al centro di tutto il territorio fu vincente, non solo per  l’aspetto economico, ma principalmente sull’appagamento personale: era bellissimo conoscere sempre più da vicino le storie di produttori e creare rete. Abbiamo dato vita a diversi progetti rivolti all’informazione e alla formazione di tipo amatoriale come i nostri 3Voglie Lab: incontri periodici con lo scopo di far confrontare produttori e consumatori, dove vengono trattati gli argomenti che ruotano attorno alla pizza, al vino, alla birra, ai legumi e a tanto altro ancora.

Durante questo mio percorso, una  domenica pomeriggio, all’evento di un produttore, eccellenza del nostro  territorio, ho incontrato Loredana Parisi che mi disse: “Vieni domani che seminiamo il grano a Palomonte”?

Mi brillarono gli occhi: avevo sempre voluto partecipare ad un lavoro simile.

Il giorno dopo mi disimpegnai da tutto e andai a seminare con Loredana e la sua splendida famiglia: da lì il pallino di seminare, mi era piaciuto troppo.

E così,  il 12 Dicembre nasce anche il nostro piccolo campo di grano dalla superficie di 5000Mq, nel Comune di Olevano Sul Tusciano.

Essendo in ritardo, abbiamo reperito e seminato Grano Italiano Certificato Varietà Bologna: almeno una volta a settimana faccio visita al “mio” campo, per verificare i progressi, per coccolare il mio grano.  E’ un progetto stupendo.

In conclusione, posso dire con certezza che il detto “chi fa da se fa per tre” non ha senso:  se non si fa gruppo non sempre si può andare avanti. Io devo ringraziare la mia famiglia e la mia compagna di vita, da nove anni ormai con me, per avermi insegnato a guardare la luna,  non il dito.

Di Valentino Tafuri, Pizzeria 3Voglie

Foto di Mychef TV

http://www.3voglie.com

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