La via benedetta

Ciò che seminai nell’ira crebbe in una notte rigogliosamente ma la pioggia lo distrusse. Ciò che seminai con amore germinò lentamente, maturò tardi ma in benedetta abbondanza.
(Konrad Lorenz).

La nuova semina

23 dicembre 2017, a ridosso del solstizio d’inverno, è stato celebrato il rito della semina del grano. Dopo il nuovo, ancora il nuovo. Il secondo ciclo di semina del chicco strambo è avvenuto in terreni diversi dai precedenti per consentire la rotazione delle colture e lasciar riposare le terre per rispettare e attivare la loro fertilità naturale. I terreni dei PiantaGrani ricevono solo concimazione organica  molto tempo prima della semina ed è assolutamente vietata qualsiasi tipologia di diserbante; confidiamo nella capacità e forza dei grani “antichi” che con il loro stelo sono ordinariamente in grado di soffocare con naturalezza gli infestanti.

I primi pani

Contemporaneamente, si provano nei forni le prime ricette di pane fatto con le farine integrali ricavate dalla macina delle nostre tre tipologie di grani tradizionali. Lenta la strada che porta ad un prodotto curato e il più naturale possibile. Vi racconteremo le nostre storie già iniziate, storie che parlano di lieviti, di impasti e di forni: siamo certi che vi piaceranno, perchè il racconto del pane narra la storia del mondo.

Pane Farina e chicchi, insieme.

Nei nostri campi benedetti dal sole pre-natalizio, abbiamo seminato il grano del ciclo precedente e abbiamo portato un cesto di farina, insieme al primo pane fatto con le farine di risciola, senatore cappelli e saragolla, opere della Chef dei grani Helga Liberto.

Emozionante. Uno dei nostri campi si trova a ridosso della Chiesa della Sperlonga di Palomonte, antichissimo luogo magico, circondato da cavità naturali, boschetto mediterraneo e un ruscello con i resti di un mulino a pietra.

La via del grano e del pane.

La via del grano e del pane è la via benedetta. Me lo ha detto una bella signora anziana incontrata “per caso” una sera ad una cena a Salerno e mi ha fatto ancora una volta ricordare del perchè è nato questo progetto. Il grano e il pane portano in sè ritualità, sono un viaggio nella cultura dell’umanità, accompagnano le sorti delle genti nella loro disperazione (povertà) o nella loro prosperità (ricchezza e abbondanza).

Demetra e il solstizio d’inverno

Il culto del grano è legato fin dalla notte dei tempi alla Dea più affascinante e potente: Demetra o Madre Terra, artefice dell’intervallarsi delle stagioni e protagonista di miti legati alla forza dell’amore, della fertilità e dell’alternarsi del buio e della luce che rispettivamente custodiscono e fanno germogliare. L’intervallarsi delle stagioni. E il ventritrè dicembre del 2017, era a cavallo del solstizio d’inverno, quando gli antichi romani celebravano il “Sol invinctus“, la pausa del sole che sembrava precipitare nell’oscurità per poi riprendere il cammino verso l’equatore e determinare rinascita e più tempo di luce e calore.

Sia benedetta la nuova stagione che custodisce il nuovo ciclo che è già farina e pane, e sarà di nuovo grano.

Scritto da Loredana Parisi

Foto di Valentina Gaudiosi

 

 

 

 

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