L’amore e il lavoro sono per le persone ciò che l’acqua e il sole sono per le piante.
(Jonathan Haidt).
Era marzo 2018 e la visita nell’azienda agricola Borrelli, organizzata dal Corsorzio Terra Orti del quale l’azienda è parte integrante, per un educational sul Carciofo IGP di Paestum ,fu per me l’occasione per rivivere l’insegnamento della saggezza e della forza del nonno contadino mai perduto davvero.
“Zio” Ciro, mi ha ricordato infatti mio nonno Felice, più volte citato nel blog. I veri “responsabili” della nascita di grani, pani e Piantagrani sono infatti i miei nonni.
Nonno Felice era asciutto, forte e appassionato come Zio Ciro. Inarrestabile, come Zio Ciro, e parlava sempre di sua moglie, esattamente come fa Zio Ciro.
Ciò che sono in grado di dare queste persone in un’ora di chiacchierata, è patrimonio ed emozione dell’umanità, da condividere.
Veniamo alla sua storia.
IL SEME, L’ORIGINE DELLA STORIA.
Ciro inizia la sua avventura da imprenditore agricolo nel 1967. Lui veniva da Napoli, da una famiglia di commercianti di frutta e verdura e del comparto agricolo ne sapeva un po’. Aveva deciso, appoggiato da sua moglie Angelina, di cambiare vita.
Ciro trovò le terre giuste e si mise al lavoro, insieme alla sua Angelina, “grande lavoratrice” e “sua sostenitrice” come ancora oggi la definisce.
Ciro era attratto dalle magnifiche terre di Silarus e dai superbi e sterminati orti di pomodori, insalate, piselli, zucchine, melanzane e soprattutto dalle “mammarelle”, i carciofi tipici dell’area di Capaccio-Paestum, poi diventati IGP. Le sue prime coltivazioni furono proprio i carciofi. La figlia Adelaide sorridendo dice che Ciro ha sempre amato i carciofi come i suoi figli. E di figli Ciro (oltre ai Carciofi) ne ha quattro: Nunzia, Adelaide, Michele e Irene.
Tutta la grande famiglia Borrelli negli anni ’80 si trasferì dunque nella fertile Piana del Sele, in provincia di Salerno: un cambio di vita radicale per tutti.
LE INTEMPERIE, LE PROVE.
Cosa è davvero facile? Prima di costruire solidità ce ne vuole di tempo, visione, pazienza, amore e lavoro. E tante sono state le intemperie per la famiglia Borrelli.
Gli anni dell’andirivieni di Ciro, con la famiglia rimasta nel paese di origine cercando di stabilizzare le cose; gli anni delle virosi degli orti, delle campagne ortofrutticole “sfortunate”, la necessità di stringere i denti per superare le annate scarse e le crisi del mercato.
Ma Ciro e Angelina erano preparati e determinati, forti della fiducia nel loro stesso lavoro: hanno guardato sempre avanti, dando ogni giorno l’esempio ai figli e alla comunità.
IL RACCOLTO, I RISULTATI.
E la famiglia Borrelli, riesce a comprare i terreni e a costruire la casa, a far studiare i figli. La fede nelle terre di Silarus, il richiamo della Dea Cynara e dell’abbondanza della Dea Hera , insieme alla determinazione, hanno premiato. Chi crede nella passione del lavoro e nella concretezza e nella generosità della terra, non può fallire.
Ciro è un giovanotto di ottanta anni, lui e la moglie sono tuttora macchine da guerra: lavorano, gestiscono, progettano. Il figlio Michele ha in mano le redini dell’azienda, porta avanti a sua volta il progetto di famiglia con tenacia, inserendo mano mano innovazioni e crescita in linea con le esigenze di mercato attuali.
Auguriamo lunga e sana vita a Ciro e Angela, insieme ai loro figli e ai loro splendidi nipoti. Grazie per l’esempio che sono, per la loro famiglia e per tutti.