La vita comincia da qualche parte con il profumo alla lavanda” (Andrè Aciman)
Ho conosciuto Daniela sui Banchi dell’Università degli Studi di Salerno. Lei studiava Scienze della Comunicazione, io sociologia. Dovevamo sostenere la prova orale dell’esame di Teoria e Tecnica della Ricerca Sociale. Uno di quei rari esami che prevedeva anche la prova scritta. L’esame era tutto formule e schemini: ero convinta di aver sbagliato tutto lo scritto e stavo ripetendo senza troppa determinazione i capitoli del manuale e dei libri di approfondimento.
Daniela, appena conosciuta, mi spiegava le cose. Una “tipa” tranquilla, una sorta di ansiolitico naturale: serena, voce bassa e calma, movenze e risata discreta.
Facemmo l’esame: io presi un voto più alto del suo, lo scritto era andato benissimo e avevo sostenuto l’orale dignitosamente. Me ne andai incredula con un 28/30 sul libretto.
Ero grata alla Daniela alta, bruna, bellissima. Lei si innamorò del mio essere così originale. Diventammo amiche per la pelle.

Tante esperienze facemmo insieme, innanzitutto Daniela mi “iniziò” all’arte del viaggiare come se non ci fosse un domani. Indimenticabile il viaggio in Croazia nel 1997. Alloggiavamo nelle tenute autoctone, non turistiche, e legammo con una ragazza francese che girava il mondo con il suo flauto magico.
Nel 2004 lei è stata la mia testimone di nozze, io la sua.
Oggi abbiamo figli e tante cose da fare, riusciamo a vederci davvero poco. Ma l’affetto tra noi profuma di lavanda e di pane ed è adorno di merletti. Solidissimo.
Di seguito la sua storia, scritta direttamente da lei.
IL SEME, L’ORIGINE DELLA STORIA.
Quale lavoro può fare più una donna che improvvisamente riceve il dono di una gravidanza trigemine? Ecco quello che è accaduto nel 2009, a me, comunicatrice di professione e viaggiatrice per passione. Nessun luogo di lavoro o tempo sembrava essere conciliativo rispetto al mio desiderio di vivere intensamente la maternità. La soluzione piu consona e per fortuna a portata di mano fu quella di adibire a struttura ricettiva la casa di campagna dove vivevo con la mia ormai numerosa famiglia. La vita è fatta di cicli ed ora non era più tempo di viaggiare fisicamente, ma di accogliere viaggiatori, continuando a muovermi attraverso il contatto e le relazioni con chi è curioso come me.

LE INTEMPERIE, LE PROVE.
Ogni storia inizia sempre da una buona idea e quella di creare un luogo di relax, cura e accoglienza di qualità mi sembrò un progetto che mi calzava a pennello. Ma come attuarlo dal momento che la zona nella quale era inserita la struttura non aveva nessun appeal o tradizione turistica? Dunque, bisognava pensare ad un nome che evocasse esattamente l’esperienza di viaggio che si sarebbe vissuta una volta lì. E allora nasce “Lavanda e Merletti” dove la lavanda, spiga viola odorosa rimanda ad un ricordo antico e assicura relax viste le sue proprietà, ed i merletti rappresentano le preziosità dei vecchi bauli della nonna. Una volta scelto il nome, bisognò documentarsi ed adeguarsi alle normative vigenti, quindi studio di leggi e lavori di ristrutturazione per garantire comfort, ambienti curati, sicurezza ed originalità. E quando il molto sembrò già fatto, ecco l’ultimo scoglio: far capire ai miei figli che la loro casa sarebbe stata aperta anche ad altre persone. La prova più dura: lavorare sul sentimento di gelosia verso i propri spazi e sull’accettazione che mamma c si sarebbe dedicata anche alla preparazione della colazione agli ospiti.
IL RACCOLTO, I RISULTATI.
Oggi Lavanda e Merletti rappresenta un valido esempio di turismo esperienziale e registra un alto gradimento sui vari siti di prenotazioni on line. La clientela nazionale ed internazionale ne apprezza l’accoglienza, Gli spazi: area benessere alla lavanda con tinozza a botte e letto di paglia per il relax, il Garden relax con la piscina e cespugli di lavanda, la sala colazione dove si degustano leccornie alla lavanda per augurare il buongiorno e soprattutto le camere, Per i più esigenti mettiamo a disposizione la suite con la jacuzzi e la mansarda provenzale “love and lavender” per un soggiorno romantico davvero indimenticabile. Insomma, riceviamo gli ospiti a casa nostra e vanno trattati come persone di famiglia!
Testo a cura di Daniela Pastore
Lavanda e Merletti – Maison de Charme – Montoro (AV)
Foto e introduzione a cura di Loredana Parisi
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